Più di un anno di pandemia ha posto i riflettori su una nuova forma di discriminazione sociale di dimensioni non indifferenti: il digital divide, ovvero il divario tra chi ha un adeguato accesso ad internet e, di conseguenza, i vantaggi della società digitale e chi, per volontà o impossibilità, ne è tagliato fuori.
Come Mondoffice abbiamo scelto di dare il nostro contributo nella riduzione delle disuguaglianze rispetto alle tecnologie dando supporto a RiDigital, un’associazione biellese formata da un gruppo di ragazzi, legati al mondo del digitale, convinti che tutti abbiano diritto alle stesse possibilità rispetto alle tecnologie e che si impegnano per ridurre il divario digitale. RiDigital raccoglie computer fissi e portatili, monitor, tablet e smartphone, webcam, modem così come componenti (tipo RAM, schede madri, ecc.) sia nuovi che usati, funzionanti e non. Si occupano poi di riparare e preparare i dispositivi e di distribuirli sul territorio a studenti e persone bisognose. Mondoffice donerà a RiDigital i suoi PC dismessi affinché vengano preparati e regalati a chi ne ha bisogno, per dare il suo contributo a ridurre il digital divide sul proprio territorio.
Secondo i dati Istat, spesso chi è escluso dal mondo digitale appartiene a un ceto sociale già svantaggiato, il che crea un circolo vizioso che va ad accrescere ulteriormente la situazione di povertà ed esclusione. In questo modo il divario digitale si va a tradurre in divario socio-economico e culturale.
Le categorie maggiormente soggette a questa esclusione sono le persone più anziane, le donne non occupate, gli immigrati e le persone con disabilità e, più in generale, le persone con bassa scolarizzazione.
Secondo gli ultimi dati Istat, sono più del 33% le famiglie italiane che non possiedono nemmeno un computer o un tablet mentre solo il 20% dispone di un device digitale per ogni componente. I problemi maggiori si verificano nelle regioni del Sud Italia (in particolare Calabria e Sicilia) e nei comuni di piccole dimensioni rispetto alle aree metropolitane, dove la percentuale di assenza dei dispositivi si alza notevolmente rispetto alla media nazionale.
A causa della cattiva connessione o della mancanza di un dispositivo, la percentuale degli studenti che in questo ultimo anno sono rimasti esclusi dalle lezioni a distanza è decisamente elevata: secondo il report di Cittadinanzattiva, che ha condotto un sondaggio sulla didattica a distanza durante l’epidemia di covid 19, sono più di 1 milione e mezzo gli alunni che sono rimasti esclusi dalla DAD a causa di questi limiti.