Il 5 febbraio sarà la 10° Giornata Nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare. Uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è appunto quello di dimezzare gli sprechi alimentari ma al momento le iniziative non sono ancora molte e sono principalmente orientate all’educazione alimentare. Per contro, i numeri sono impressionanti: secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher presentato ad ottobre del 2022, nel nostro paese lo spreco alimentare domestico vale oltre 9 miliardi di euro, valore che sale a oltre 15 miliardi se consideriamo anche lo spreco di energia e i costi nascosti per la produzione del cibo sprecato e l’impronta idrica di questo spreco alimentare è pari ad un decimo del fabbisogno idrico dell’intero continente africano.
Questi numeri fanno ancora più impressione se pensiamo che in Italia ci sono oltre 2,6 milioni di persone che faticano ad alimentarsi con regolarità e oltre 5,6 milioni di persone che versano in stato di povertà.
Ma cosa possiamo fare concretamente per ridurre questi numeri? Ecco alcuni consigli pratici per provare a sprecare meno cibo:
- Quando andiamo a fare la spesa, facciamo sempre la lista di ciò che ci serve e atteniamoci a quella. Non andiamo a far spesa a stomaco vuoto, quando è più facile cedere alle tentazioni e alle voglie del momento o farsi attrarre dai prodotti nuovi.
- Acquistiamo solo le quantità che ci servono e, se vogliamo approfittare di qualche offerta quantità, controlliamo bene prima la scadenza.
- Scadenza lunga sì, ma non troppo. Una scadenza troppo lunga potrebbe portarci a pensare che “tanto c’è tempo” finché ci dimentichiamo di avere quell’alimento e alla fine va sprecato.
- Mantenere il frigorifero in ordine è molto importante per evitare gli sprechi: una buona pratica è quella di fare un check settimanale del contenuto e di tutte le scadenze per non perderci cibi in scadenza.
- Che si tratti del frigo o della dispensa, l’ordine con cui riponiamo il cibo è molto importante: avanti i cibi con scadenza più breve e più dietro quelli con scadenza più lunga. Inoltre, evitiamo di riempire troppo la dispensa, in modo da non avere accumuli e riuscire ad utilizzare tutto entro la scadenza.
- Non buttiamo gli avanzi, riutilizziamoli: gli avanzi della cena possono diventare il pranzo in ufficio di domani. Se non vogliamo mangiare due volte la stessa pietanza, conserviamoli e riutilizziamoli più avanti. Se invece la quantità non è sufficiente per una persona, ricicliamoli per altre pietanze: il ripieno di una torta salata, il condimento per una pasta, l’ingrediente per una insalata…
- Non esageriamo con le porzioni: evitiamo di cucinare per un plotone, non facciamo porzioni troppo grandi. Pesiamo, contiamo i pezzi e facciamo porzioni corrette. Se abbiamo ospiti, consideriamo una porzione in più e non esageriamo o rischieremo di avere troppi avanzi..
- Brutto non vuol dire cattivo: frutta e verdura ammaccate o un po’ troppo mature possono tranquillamente essere utilizzate per cucinare dolci, zuppe o frullati.
E infine, se andiamo al ristorante e non riusciamo a consumare tutto il pasto, chiediamo sempre la doggy bag!